Domande frequenti sulla vaginoplastica transgender

Questi sono i dubbi più frequenti tra le persone trans che stanno considerando di sottoporsi a una vaginoplastica tramite inversione peniena o a una colon-vaginoplastica (vaginoplastica tramite trapianto del colon-sigma). Se hai altre domande, ti invitiamo a inviarci la tua richiesta.

INTERVENTO DI VAGINOPLASTICA TRANSGENDER

Con la colon-vaginoplastica si ottengono gli stessi risultati della vaginoplastica tramite inversione peniena? 

La colon-vaginoplastica è raccomandata quando la tecnica di inversione peniena non è in grado di fornire una profondità vaginale sufficiente (circostanza comune nei casi di persone circoncise, precedenti chirurgie genitali o pene di dimensioni ridotte). Nonostante la sua complessità, la colon-vaginoplastica generalmente permette di ottenere risultati eccellenti, come una neovagina più profonda e dotata di lubrificazione naturale, grazie all’uso di un segmento di colon che imita la consistenza e l’umidità di una vagina cisgender.

Tuttavia, la colon-vaginoplastica implica un livello di complessità chirurgica maggiore e comporta rischi più elevati. Pertanto, solitamente viene riservata ai casi in cui l’inversione peniena non è fattibile. Entrambe le tecniche sono in grado di offrire risultati funzionali ed esteticamente naturali, ma la scelta del metodo deve basarsi sulla tua anatomia e sulle tue esigenze di salute, così come valutato dal chirurgo.

Quali sono i rischi più comuni associati alla vaginoplastica transgender? 

Come per qualsiasi intervento chirurgico, esistono sempre dei rischi. Un membro dello staff medico ti spiegherà come evitare possibili complicazioni e come agire nel caso in cui dovessero insorgere problemi. Se dovessi avvertire qualsiasi disturbo o anomalia dopo l’intervento, è importante consultare il tuo chirurgo, affinché possa diagnosticare il problema. Inoltre, avrai a disposizione una linea telefonica attiva 24 ore su 24 per aiutarti, oltre a un indirizzo e-mail di follow-up per qualsiasi domanda o preoccupazione.

Come influirà la vaginoplastica transgender sul mio benessere emotivo? 

Molte donne trans sperimentano un miglioramento del loro benessere emotivo e mentale dopo la vaginoplastica. Questa procedura chirurgica può ridurre la disforia di genere e aumentare la fiducia in sé stesse, aiutandoti a sentirti più in linea con la tua identità di genere. Tuttavia, è importante comprendere che si tratta di un processo che richiede tempo.

SENSIBILITÀ

Avrò sensibilità dopo l’intervento? Riuscirò a raggiungere l’orgasmo durante i rapporti sessuali? 

Sì, la maggior parte delle donne conserva o addirittura migliora la propria sensibilità dopo la vaginoplastica. Durante l’intervento chirurgico, strutture come il glande vengono preservate e rimodellate per formare il clitoride, il che permette di conservare la sensibilità erogena.

È importante tenere in considerazione che ogni corpo guarisce in modo diverso e che la riscoperta del piacere sessuale può richiedere tempo. Alcune donne sperimentano un miglioramento graduale della sensibilità e della capacità orgasmica man mano che si familiarizzano con la loro nuova anatomia.

Quando potrò avere il mio primo rapporto sessuale con penetrazione? 

Si consiglia di aspettare almeno tre mesi prima di tentare un rapporto sessuale con penetrazione. Così facendo, si ha il tempo sufficiente per la cicatrizzazione e per permettere al tessuto vaginale di rinforzarsi. Riprendere l’attività sessuale troppo presto può provocare complicazioni come lacerazioni o infezioni. Segui sempre le indicazioni del tuo chirurgo in merito a questo tema.

La tua prima esperienza di sesso con penetrazione potrebbe sembrarti diversa, per cui è importante essere delicati e assicurarti che il tuo partner sia a conoscenza delle tue necessità. Le dilatazioni vaginali prima dei rapporti sessuali possono aiutare a preparare la neovagina per la penetrazione e ridurre eventuali disagi.

La mia neovagina avrà una lubrificazione naturale durante il sesso? 

Non avrà la stessa lubrificazione naturale di una vagina cisgender. Tuttavia, con il tempo, il rivestimento epiteliale della neovagina si adatterà all’ambiente interno, più caldo. In circa il 40% dei casi, si ottiene una certa lubrificazione spontanea. Per coloro che non dovessero sperimentare una lubrificazione sufficiente, si consiglia l’uso di gel intimi umettanti o lubrificanti a base d’acqua durante l’attività sessuale.

CURE POST-OPERATORIE E RISULTATI

Cosa devo aspettarmi in termini di recupero e cure post-operatorie? 

Il recupero dalla vaginoplastica transgender è un processo graduale che richiede mesi. La maggior parte dei pazienti rimane in ospedale circa una settimana dopo l’intervento chirurgico, così da poter gestire eventuali complicazioni immediate. È probabile che tu debba portare un catetere durante i primi 10-14 giorni per facilitare la minzione. Il tuo chirurgo ti darà istruzioni dettagliate sulla cura delle ferite e sulle pratiche di igiene da seguire.

La dilatazione inizierà poco dopo l’intervento. Ti saranno forniti gli strumenti e le istruzioni necessarie per eseguirla correttamente. È importante partecipare a tutte le visite di follow-up, che si terranno a distanza di 3 settimane, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi dall’intervento, per garantire una cicatrizzazione ottimale e risolvere eventuali perplessità.

Per quanto tempo dovrò eseguire le dilatazioni vaginali? 

Le dilatazioni sono una parte fondamentale dell’intero trattamento. Praticarle in maniera costante e metodica durante i primi tre mesi è strettamente necessario. Dopo questo periodo, si può riprendere l’attività sessuale, e la penetrazione naturale è generalmente preferibile rispetto alla dilatazione meccanica.

Quando potrò tornare a fare sport? 

Il tempo necessario dipenderà dallo sport che desideri praticare. È preferibile consultare il tuo chirurgo in anticipo. Presso IM GENDER ti forniamo un elenco degli sport più comuni e del tempo di attesa indicativo prima di poterli riprendere.

Posso interrompere la terapia ormonale dopo l’intervento chirurgico? 

La terapia ormonale è necessaria per tutta la vita, ma le dosi verranno gradualmente ridotte in base ai controlli post-operatori e alla tua età. Questa modifica deve sempre avvenire sotto la supervisione di un endocrinologo. L’automedicazione può mettere a rischio la tua salute.

Devo consultare un ginecologo dopo l’intervento chirurgico? 

Sebbene una neovagina post-vaginoplastica non richieda esami ginecologici di routine come una vagina cisgender (a causa dell’assenza di utero, cervice uterina e ovaie), è importante continuare a prendersi cura della propria salute. Qualsiasi sintomo deve essere valutato dal proprio chirurgo o da un professionista sanitario esperto in cure post-operatorie per donne trans.

Devo farmi controllare la prostata? 

Sì, anche dopo la vaginoplastica transgender la prostata rimane al suo posto, anche se generalmente si riduce con il tempo a causa della terapia ormonale. Sebbene il rischio di problemi alla prostata, come il cancro, sia praticamente nullo, è consigliabile fare dei controlli di routine, specialmente dopo i 50 anni. È possibile che ti venga raccomandato un esame del PSA per monitorare eventuali cambiamenti.

Cosa posso aspettarmi dai risultati della vaginoplastica? 

I risultati della vaginoplastica sono generalmente molto soddisfacenti, sia dal punto di vista estetico che funzionale. La maggior parte delle pazienti sperimenta un miglioramento della qualità della vita, un aumento dell’autostima e una maggiore soddisfazione con il proprio corpo.

La neovagina creata durante l’intervento chirurgico assomiglia a quella di una donna cisgender e, in molti casi, le pazienti possono godere di sensibilità a livello sia del clitoride che delle labbra vaginali. Tuttavia, è importante avere aspettative realistiche, poiché i risultati possono variare a seconda della tecnica chirurgica utilizzata e dell’anatomia individuale.

TESTIMONIANZE DEI NOSTRI PAZIENTI

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