In questa pagina troverai le risposte ai dubbi più comuni tra gli uomini transgender e le persone non binarie che stanno valutando di sottoporsi a una falloplastica. Se hai altri dubbi, inviaci la tua richiesta e faremo del nostro meglio per chiarirli.
DOMANDE FREQUENTI
Domande frequenti sulla falloplastica
Intervento chirurgico di falloplastica
Che cos’è la falloplastica?
La falloplastica è un intervento chirurgico di affermazione di genere pensato per uomini transgender e persone non binarie assegnate femmina alla nascita che desiderano avere un neofallo. Questa chirurgia rappresenta anche un’opzione per uomini cisgender che hanno perso il pene a causa di una malattia o di una lesione.
L’obiettivo della falloplastica è quello di costruire un pene funzionale ed esteticamente simile a quello di un uomo cisgender, permettendo al paziente di urinare in piedi e, dopo eventuali procedure aggiuntive, di avere rapporti sessuali con penetrazione. Ogni intervento di falloplastica viene adattato in base agli obiettivi e all’anatomia di ciascun paziente.
Come mi preparo all’intervento di falloplastica?
La preparazione prevede visite con il chirurgo, valutazioni psicologiche e, spesso, un periodo di terapia ormonale. Smettere di fumare, mantenere un peso corporeo equilibrato e migliorare la propria salute generale sono anch’essi aspetti importanti.
Quali sono le diverse tecniche utilizzate nella falloplastica?
Esistono diverse tecniche di falloplastica, a seconda dell’area del corpo da cui viene prelevato il tessuto donatore. I siti donatori più comuni sono l’avambraccio (lembo radiale dell’avambraccio), la coscia (lembo anterolaterale della coscia) e la schiena (lembo gran dorsale). La scelta del sito donatore influirà su fattori come l’aspetto del neofallo, i tempi di recupero e il grado di cicatrizzazione dell’area in cui è stato effettuato il prelievo.
Il chirurgo ti aiuterà a decidere quale tecnica sia la più adatta in base alla tua anatomia, ai tuoi obiettivi e alla tua storia clinica.
Come viene costruita l’uretra nella falloplastica?
Una parte fondamentale della falloplastica è la creazione di un’uretra funzionale che permetta alla persona di urinare in piedi. Questo risultato si ottiene prolungando l’uretra esistente mediante l’uso di tessuto proveniente dal sito donatore.
Per prolungare il tratto iniziale dell’uretra, il chirurgo utilizza un lembo di tessuto prelevato dalla parete anteriore della vagina e un altro lembo cutaneo ricavato dalle piccole labbra. Successivamente, questo viene suturato all’uretra precedentemente creata all’interno del fallo.
È possibile realizzare la falloplastica in un solo intervento chirurgico?
La falloplastica viene generalmente eseguita in più fasi. L’intervento iniziale è finalizzato alla costruzione del neofallo e, quando necessario, alla creazione di un’uretra funzionale. Le fasi successive, invece, possono prevedere l’inserimento di impianti testicolari e di una protesi peniena per consentire la funzione sessuale penetrativa.
Discutere le tempistiche previste e la necessità di più interventi con il proprio chirurgo è una parte importante della preparazione alla procedura chirurgica.
Dovrò continuare la terapia ormonale dopo la chirurgia di affermazione di genere?
Una volta eseguita la chirurgia genitale, dovresti fissare un appuntamento con il tuo endocrinologo, che ti consiglierà come proseguire con la terapia ormonale, se lo desideri.
Opzioni estetiche e protesi
Quali opzioni ho per gli impianti testicolari?
Gli impianti testicolari sono disponibili in diverse dimensioni e vengono inseriti durante un intervento chirurgico secondario. La dimensione degli impianti dipenderà dalle tue preferenze personali e dall’elasticità e capacità del tessuto circostante. Il tuo chirurgo ti guiderà nella selezione della dimensione più appropriata.
L’inserimento del primo testicolo avviene tre o quattro mesi dopo l’intervento di falloplastica. Il secondo, invece, viene inserito quattro o cinque mesi più tardi.
Quando può essere impiantata una protesi peniena idraulica?
Una protesi peniena, che permette rapporti sessuali penetrativi, viene solitamente impiantata circa un anno dopo l’intervento iniziale, una volta completata la cicatrizzazione e recuperata la sensibilità. La decisione di impiantare una protesi va presa in accordo con il chirurgo, in base ai propri obiettivi personali e al proprio progresso.
Quanto realistico apparirà il mio pene dopo la falloplastica?
La falloplastica transgender mira a creare un neofallo dall’aspetto realistico. Il successo dipende dalla tecnica chirurgica, dall’abilità del chirurgo e dal processo di cicatrizzazione del paziente.
Per migliorare l’aspetto del fallo, è disponibile tutta una serie di trattamenti estetici post-operatori, volti a ottenere un pene con una colorazione e un sistema venoso più naturali. Uno dei trattamenti più popolari è la micropigmentazione del fallo, che riproduce le caratteristiche estetiche di un pene naturale.
Funzione sessuale e sensibilità
Dopo la falloplastica, avrò sensibilità nel pene?
La sensibilità del pene può essere suddivisa in due componenti: da un lato, c’è la sensibilità tattile, termica e dolorifica, ossia quella che proviamo in qualsiasi parte del corpo. Dall’altro lato, c’è la sensibilità erogena, specifica solo di alcune parti del corpo, come il pene o il clitoride. Entrambe le sensibilità sono preservate dopo la falloplastica. La prima, grazie all’unione di un nervo del fallo (pene) con uno dei nervi della gamba. La seconda, grazie all’unione di un nervo del pene dell’uomo trans con un nervo del clitoride.
Tuttavia, questa sensibilità non è immediata: è necessario attendere un periodo di circa 6-8 mesi affinché il recupero sensoriale sia completo. È inoltre necessario un periodo di “apprendimento” affinché il cervello impari a identificare lo stimolo nervoso proveniente dal pene.
Potrò avere rapporti sessuali penetrativi dopo la falloplastica?
Dopo la falloplastica, la mancanza di rigidità del neofallo nell’uomo trans non permette di avere rapporti sessuali penetrativi, in quanto risulta troppo flaccido. Sebbene alcuni pazienti riferiscano di aver avuto rapporti con penetrazione, la realtà è che non è possibile. Per poterlo fare, è necessario un secondo intervento per l’impianto di una protesi peniena che fornisca la rigidità necessaria al neofallo.
Prima di procedere con questo secondo intervento, il paziente deve aver recuperato la sensibilità del pene. Una volta effettuato il secondo intervento, il paziente potrà avere rapporti sessuali con normalità.
Potrò raggiungere l’orgasmo dopo la falloplastica?
Il pene dopo la falloplastica presenta piena sensibilità erogena, per cui è possibile provare piacere sessuale e raggiungere l’orgasmo con assoluta normalità.
Cure post-operatorie e risultati
Cosa posso aspettarmi durante il periodo post-operatorio?
Le cure post-operatorie prevedono di evitare attività fisiche impegnative, presentarsi ai controlli di follow-up, ecc. Il tuo chirurgo ti fornirà istruzioni dettagliate specifiche per il tuo intervento di falloplastica.
Quanti giorni dovrò rimanere in ospedale dopo l’intervento di falloplastica?
Dopo la falloplastica, dovrai rimanere in ospedale per almeno una settimana. Questo permette allo staff medico di monitorare da vicino il tuo recupero e garantire che tutto proceda adeguatamente. Allo stesso tempo, viene creato un ambiente confortevole e di supporto, sia per te che per eventuali accompagnatori, ideale durante le prime fasi del recupero.
Cosa devo fare in caso di complicazioni?
Come per qualsiasi intervento chirurgico, possono verificarsi delle complicazioni, tra cui infezioni, problemi uretrali (ad esempio fistole) o l’estrusione delle protesi. È importante seguire tutte le indicazioni post-operatorie e presentarsi ai controlli di follow-up con il chirurgo. Se dovessero sorgere problemi, contatta immediatamente il tuo chirurgo per gestire tempestivamente eventuali complicazioni.
Qual è il risultato della falloplastica?
La falloplastica mira a creare un neofallo che assomigli il più possibile al pene di un uomo cisgender. Il risultato dipende dalla tecnica chirurgica e dal sito donatore da cui viene prelevato il tessuto. I siti più comuni sono l’avambraccio, la coscia o la schiena. Dopo l’intervento, i pazienti possono aspettarsi cicatrici nei siti donatori e chirurgici, che normalmente si attenuano con il tempo.
Sul nostro sito web puoi trovare video, testimonianze e risultati di interventi di falloplastica eseguiti presso IM GENDER.
TESTIMONIANZE DEI NOSTRI PAZIENTI
Hai altre domande sulla falloplastica o altri interventi di chirurgia estetica per il miglioramento dei genitali?
Richiedi un appuntamento o fai la tua richiesta online e ti aiuteremo.
